Si diffonde ogni giorno di più. C’è chi, ormai, non ne può fare a meno. E chi, invece, si sta affacciando proprio in questo periodo al cashback. Un sistema che consente di avere un rimborso dopo un acquisto e, quindi, di risparmiare sul prodotto che si è deciso di acquistare.
I numeri del cashback stanno crescendo in misura maggiore e, quindi, è importante capire come funzionano i vari programmi di cashback in Italia. Eh sì, perché ce ne sono di diversi.
Ecco, comunque, in via generale quali sono.
Tutte le informazioni sull’iscrizione
Partiamo dal momento iniziale, quello relativo all’iscrizione. Nella stragrande maggioranza dei casi l’iscrizione è totalmente gratuita. Difficile immaginare, infatti, che si debba pagare qualcosa per partecipare a un programma che, di per sé, consente di risparmiare.
Quindi, se dovessi trovare una piattaforma che ti obbliga a versare qualcosa, prova a trovare qualcosa di diverso. I dati che si chiedono, di solito, sono quelli ‘classici’. Infatti, il nome, cognome, numero di telefono e/o mail.
Qualora si volesse dare il via libera a qualche iniziativa di marketing più aggressiva, si può dare anche qualche informazione relativa agli interessi. Certo, da un lato comunque avresti già a disposizione dei siti che fanno offerte speciali per te ma, dall’altro, rischi di ricevere tante mail pubblicitarie.
Tutto ciò che devi sapere sul rimborso
Terminata la fase di iscrizione, andiamo a vedere come si può ottenere il rimborso e, soprattutto, a quanto ammonta. Per quanto riguarda il primo punto, non c’è alcun bisogno di fare delle operazioni ulteriori rispetto a quelle che già fai normalmente.
Nel senso che, una volta arrivato nella piattaforma, trovi l’e-commerce che vende il prodotto giusto per te e lo acquisti come se niente fosse. Sarà, poi, compito del portale e della piattaforma comunicare tra di loro ed erogarti l’effettivo rimborso.
Per quanto riguarda i tempi, puoi stare assolutamente tranquillo. Salvo casi particolari o, comunque, delle emergenze all’ultimo minuto, nel giro di una settimana dovresti avere i soldi sul conto corrente. O, comunque, su una carta che hai caricato nel tuo account.
In alcuni frangenti il buono consiste con un coupon per un acquisto successivo allo stesso negozio. Per quanto concerne, infine, l’entità del bonus, dipende molto da caso a caso ed è praticamente impossibile fare una media. Può essere il 10% così come il 20% o anche di più. Dipende.
Quali sono i negozi che sono presenti
La presenza dei negozi on line dipende molto spesso da quanto è grande la piattaforma che li ospita. Ad esempio, Bestshopping.com è stato sicuramente tra i primi in Italia a fornire un servizio di rimborso di questo tipo. E questo ha fatto sì che, comunque, possa ospitare centinaia di ecommerce che sono adatti a tutte le tasche e a tutte le situazioni.
Quindi, in portali simili si può trovare tutto ciò che occorre, senza alcun tipo di problema. Ed è proprio questo uno dei fattori che hanno portato al successo del cashback, anche in Italia: una volta trovata la piattaforma giusta, infatti, si può trovare davvero di tutto. Spendendo poco.
I negozi che sono presenti nei portali sono diversi e oscillano tra varie aree tematiche: si va dal vestiario alla tecnologia, passando per i prodotti della casa.
Le prospettive future
Premesso che il futuro praticamente non lo sa nessuno, e le novità – belle o brutte che siano – sono all’ordine del giorno, le prospettive future del cashback sembrano essere davvero rosee. Complice anche il fatto che le persone si stanno abituando ad acquistare on line, seppur in maniera diversa rispetto alle varie generazioni.
Questo comporta due aspetti: il primo è che la concorrenza da parte degli ecommerce sarà sempre più incisiva e, quindi, aumenteranno di numero continuamente (e saranno costretti a promuovere delle offerte in maniera continuativa). Il secondo è che questa concorrenza avvantaggerà i consumatori che si ritroveranno un prodotto venduto a un prezzo molto più basso. Se, poi, il cashback continua la sua diffusione – e non ci sarebbe motivo, al momento, di dubitare – allora chissà che tra qualche anno il cashback non faccia parte di una realtà quotidiana e non sia relegata a una parte, anche se consistente, di popolazione alla ricerca dell’offerta migliore.