Toledo, nel quartiere San Giuseppe, è la stazione della linea 1 della metro di Napoli che si trova tra le fermate Municipio e Dante. Fa parte del circuito delle Stazioni dell’Arte della Metropolitana ideato dal Comune di Napoli già nel 1996 ed è stata definita la stazione metro più bella d’Europa in due classifiche redatte dal Daily Telegraph e dalla CNN. Ha vinto inoltre altri premi internazionali quali il Public building of the year nel 2013 e l’Oscar delle opere in sotterraneo nel 2015, nella categoria Uso innovativo dello spazio.

È stata progettata dall’architetto Óscar Tusquets, che ne ha fatto un vero e proprio museo giocando con tre colori fondamentali: il blu a rappresentare il mare, il nero la terra e l’ocra il tufo vulcanico, la pietra partenopea per eccellenza. È entrata in funzione a Settembre 2012, leggermente in ritardo sui tempi preventivati a causa di problemi dovuti alla presenza della falda acquifera sottostante.

Insieme alla realizzazione della stazione sotterranea, è stata portata avanti una completa riqualificazione dell’aerea circostante in superficie per ottenere un risultato armonico e di continuità tra il sopra e il sotto.

In via Diaz, in corrispondenza dell’ingresso alla stazione, sono presenti tre lucernari esagonali rivestiti di piastrelle blu che hanno il compito di dare luce all’atrio sottostante. Sempre in via Diaz è stata posizionata la statua dello scultore William Kentridge intitolata Il cavaliere di Toledo.

All’interno colpiscono i due mosaici realizzati da Costantino Aureliano Buccolieri. Il primo si trova in corrispondenza del mezzanino della stazione e riproduce una tipica scena napoletana con tante persone in primo piano e sullo sfondo il Vesuvio e alcune cartine topografiche della città.

Scendendo le scale mobili si incontra il secondo mosaico, raffigurante due persone che tirano e spingono rispettivamente un carretto carico di oggetti che rappresentano la repubblica napoletana, ed un gatto riprodotto pari pari dai mosaici pompeiani.

Passando da un piano all’altro si nota il cambiamento del colore predominante, ocra più in alto e blu più sotto. Il richiamo all’acqua è evidente, anche grazie al pilastro realizzato a guisa di zampillo di fontana.

Scendendo verso i binari, sotto la volta a mosaico, il riferimento all’acqua si fa ancora più marcato: i corridoi sono infatti ricoperti da decine di pannelli lenticolari su cui si muovono le onde del mare. Un effetto davvero spettacolare.

Il corridoio di uscita verso largo Montecalvario è invece decorato da grandi pannelli con foto di Oliviero Toscani. Scattate in vari luoghi del centro storico di Napoli a persone che si sono rese volontariamente disponibili come modelli, rientrano nel progetto Razza Umana/Italia realizzato dal famoso fotografo.

Insomma, siamo sicuramente di fronte, più che a una comune stazione della metro, ad una vera e propria opera d’arte studiata per catturare e meravigliare il viaggiatore ed avvolgerlo in un ambiente coinvolgente e rilassante allo stesso tempo. È una stazione slow, da vivere con calma, senza frenesia e senza affrettare il passo, in perfetta simbiosi con la filosofia di vita partenopea.

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