Per la posa di un tubo di piccole medie e grosse dimensioni c’è una nuova tecnica senza scavo, metodi diversi di micro perforazione che permettono di realizzare nel sottosuolo fori orizzontali con una massimo di 3500 mm di diametro.
In Italia la tecnologia no dig arrivata agli inizi degli anni ‘90 ed utilizzata subito in ambito edile per la costruzioni e l’installazione di servizo sotterranei come condotti del gas, linee telefoniche e condotti idraulici.
Negli ultimi anni, soprattutto nel 2013, con lo sbollco dei fondi europei per l’installazione della fibra ottica, questa tecnologia si sta rivelando molto utile e sono nate molte aziende ( vedi www.impresamicheloni.it) con macchinari tecnologicamente migliorari (rispetto gli anni 90), che permettono la posa della fibra ottica in poco tempo e senza scavi a cielo aperto.
Il principare vantaggio di questa tecnolofia è evidente soprattutto in casi estremi, come l’attraversamento sotterraneo di una fiume, un bacino ma anche una ferrovia o superstrada che sia.
Per la posa di tubi di maggiore dimensioni si utilizzano macchine in grado di fissare le pareti del foro con una soluzione di calcestruzzo spruzzata durante la realizzazione del foro, mentre per le dimensioni più ridotte (trivellazione orizzontale controllata) è sufficiente bucare ed infilare traimite tiraggio il tubo necessario. In questo caso si parla di trivellazione orizzonale.
Le tecnologie no dig si dividono in tre categorie
- Directional drilling (trivellazione orizzonale – perforazione teleguidata )
- Microtunneling (micro-gallerie)
- Pipe ramming e pipe bursting
La perforazione teleguidata viene eseguita tramite una macchina alesatrice, dotata di un alesatore che verrà pilotato per tutto il tragitto sotterraneo da un operatore a bordo macchina. Ad Aiutarlo ci sarà un secondo operato che seguirà l’alesatore con un piccolo radar sotterrenao il quale comunicherà alla macchina la posizione e la direzione in cui sta andando lo strumento. Il percorso del tubo sarà già stato progettato in precedenza e l’operatore si dovrà occupare di dare le giuste coordinate allo strumento che fresa il terreno senza rischiare di romperlo o farlo incastrare sotto terra, altrimenti sarà perso.
Uno dei pochi lati negativi di questa tecnica è proprio il fattore rottura dello strumento che sta sottoterra, il quale potrà essere difficilemente recuperato, ed il suo costo non è inferiore ai 2000 Euro. Solo l’esperienza degli operatori potrà fare la differenza, soprattutto in terreni più duri come quello montano.
Con questa tecnologia si arriva a posare condotte fino a 1200 mm di diametro e lunghezza di tiro (distanza tra i punti di entrata e uscita) fino a 1000 metri. Se si necessita una maggiore lunghezza si uscirà ed entrerà più volte.
I punti di entrata ed uscita, sono semplicemente dei fori di circa un 1×1 metri, che servono solo a far entrare la trivella e a farla uscire, ed in caso di lunghezze maggiori al chilometro, saranno i punti di giunzione del tubo.
Come avviene la posa del tubo
Il processo si esegue in 3 fasi :
- l’esecuzione del foro pilota
- l’allargamento del foro pilota o alesatura
- il tiraggio del tubo all’interno del foro
Il microtunneling è molto simile alla trivellazione orizzontale ma il le frese che ruotano autonomamente vengono spinte da un gruppo idraulico che verrà installato ne pozzo di partenza. Questsa tecnologia è utilizzata per dimensioni maggiori, fino a 3500mm di diametro.
Il pipe ramming è una tecnologia simile alla microtunneling ma che permette di installare tubi in acciaio.
Il vantaggio di tutte queste tecnologie lo si ha in termini economici, soprattutto nei centri urbani, che non dovranno essere più chiusi per lavori e le pavimentazioni non dovranno più essere distrutte e poi ricostruite. Sappiamo bene che le opera di ricostruzione fanno aumentare il prezzo del 35% circa dell’intero lavoro.
Buongiorno..sono un operatore di macchine veermer.ho lavorato con la 24×40 e la 60×90 .sono attualmente disoccupato in cerca di lavoro ..se dovesse servire ho da inviare il mio curriculum.
In attesa cordiali saluti