vapore secoo e saturo qual è la differenza
Tra gli innumerevoli progressi scientifici di cui siamo stati testimoni negli ultimi anni ce ne sono alcuni che, più di altri, possono migliorare notevolmente la vita quotidiana di tutti noi soprattutto dal punto di vista igienico, per prevenire la comparsa di infezioni e il proliferare di microorganismi che possono portare a patologie più o meno gravi. Specialmente negli ultimi mesi, grazie all’improvviso e nefasto arrivo del Covid-19, tutti, dai semplici cittadini ai proprietari e lavoratori di aziende di diverso tipo, ci siamo resi conto con palese evidenza che un ambiente lavorativo o casalingo opportunamente sanificato è fondamentale per il benessere e la salute personale e di un’intera comunità.
A tal proposito, la scienza ci viene di nuovo incontro in maniera efficace offrendoci la possibilità di utilizzare la forza e l’efficacia pulente del vapore all’interno dei contesti casalinghi, ma soprattutto industriali grazie all’impiego di macchine che erogano vapore ad elevatissime temperature appositamente progettate e realizzate per eliminare lo sporco più ostile e debellare agenti patogeni potenzialmente molto pericolosi.
Ma vediamo di conoscere meglio la natura e le proprietà del vapore, sia quando si presenta in forma umida che secca, così da capire il suo potenziale e molteplici utilizzi nel settore delle pulizie industriali.

Cos’è il vapore saturo?

Innanzitutto, chiariamo che, come probabilmente in molti sanno, il vapore si forma dall’acqua che passa attraverso due stadi distinti, l’ebollizione e l’evaporazione: infatti, quando l’acqua raggiunge il punto di ebollizione, le sue particelle microscopiche cominciano a disperdersi nell’aria e rimangono tali fino a quando la loro temperatura rimane costante, appena cambia ecco che le particelle si trasformano in gas.
Detto ciò, il vapore saturo ha origine nel momento in cui lo stato liquido dell’acqua e la sua ebollizione sono in equilibrio perfetto e, dal punto di vista della sanificazione, il vapore saturo è molto vantaggioso perché lo shock termico che ne sta alla base riesce a distruggere ogni microorganismo presente sulle superfici che subiscono questo tipo di trattamento. Questo tipo di vapore viene utilizzato soprattutto all’interno di contesti industriali perché garantisce una maggiore resa dal punto di vista termodinamico.

Cos’è il vapore secco?

Se il vapore saturo si ottiene dal perfetto equilibrio tra la fase liquida e quella gassosa dell’acqua, il vapore secco viene prodotto nel momento in cui tutto il liquido si è trasformato in gas.
Anche il vapore secco riesce ad eliminare efficacemente agenti patogeni di ogni tipo e questo avviene soprattutto grazie alla perfetta combinazione che avviene al suo interno tra pressione, umidità e temperatura. Infatti, l’alta temperatura gli permette di rompere qualsiasi legame tra lo sporco e le superfici trattate, permettendo al vapore di eliminare i batteri in meno tempo e senza bisogno di utilizzare detergenti chimici dannosi per la salute. L’umidità prodotta insieme all’elevata temperatura – ricordiamoci che l’acqua ad elevate temperature è il più potente solvente naturale – riesce a sollevare lo sporco da qualsiasi superficie o macchinario e a facilitarne la rimozione evitando che possa disperdersi in aria come avviene con altri metodi di pulizia.
Un sistema di pulizia del genere, se svolto da personale esperto, qualificato e dotato della giusta attrezzatura, permette una rimozione dello sporco e dei batteri in minor tempo senza bisogno di utilizzare agenti inquinanti. Inoltre, oltre al minor consumo o assenza di detergenti, anche la quantità di acqua che viene utilizzata è molto ridotta, infatti, si calcola che ci sia un risparmio di circa l’80% rispetto ai metodi di pulizia tradizionali.
Si tratta, quindi, di un metodo di pulizia conveniente e sicuro che prenderà sempre più piede in futuro.