L’alfabeto inglese è quella sequenza di lettere che si utilizzano per formare le parole della lingua anglosassone.
Rispetto alla lingua italiana, ad ogni lettera che compone l’alfabeto inglese corrisponde un diverso suono.
L’associazione tra i suoni e la grafica è quindi abbastanza differente.
Ciò ormai è abbastanza noto anche a noi, poichè moltissimi vocaboli inglesi sono parte anche del nostro italiano.
Infatti in quella che è la pronuncia inglese, determinati suoni si scrivono in modi diversi, come nello stesso tempo, diverse associazioni di lettere si possono pronunciare in modi anche molto diversi tra loro.
La fonetica dell’alfabeto inglese
L’alfabeto inglese prevede che ad ogni lettera corrisponda un certo suono parlato.
Può accadere però che una singola lettera si legga come l’associazione di più suoni insieme.
O ancora, può avere più alternative per quanto riguarda la pronuncia.
L’influenza delle lingue dei paesi vicini
Sicuramente le parole della lingua inglese hanno delle derivazioni provenienti da altre lingue di popoli vicini.
Prima fra tutte, la lingua greca è quella che ha influenzato molto il repertorio linguistico anglosassone.
La lettera y infatti proviene proprio dalla zona ellenica.
Contemporaneamente però, abbiamo anche alcune parole che contengono la lettera i che sono invece di derivazione tedesca.
Un altro esempio è quello del suono del ph, probabilmente proveniente dalla lettera fi dell’alfabeto greco.
L’omofonia dei vocaboli
Esistono poi anche dei vocaboli dell’alfabeto inglese che si leggono nello stesso modo, ma hanno un significato totalmente diverso, come anche si scrivono diversamente.
Nella nostra lingua quest’ultimo esempio è rappresentato dal binomio hanno, voce del verbo avere, e anno, inteso dal punto di vista temporale.
In inglese questo accade con hair e air, ovvero capelli e aria.
Le due si pronunciano nello stesso identico modo, ma si differenziano dal punto di vista ortografico.
A volte possiamo sbagliarci nella comprensione di una conversazione orale, ma possiamo affidarci al contesto per capire meglio di cosa si sta parlando.
Le vocali in inglese
Esistono poi alcune lettere che condizionano la pronuncia di altre.
Questo succede soprattutto con le vocali, ad esempio con la lettera e, che spesso altera la pronuncia di altri fonemi.
Addirittura poi accade che le vocali poste come finali spesso non si pronunciano neanche.
Per citare uno di questi casi, possiamo indicare la lettera i in cinema, che condiziona la c ad essere pronunciata come una s.
Gli accenti in inglese
In linea di massima, l’alfabeto inglese non è molto avvezzo agli accenti come può essere invece quello francese, in cui l’accento è un elemento davvero fondamentale e irrinunciabile.
Anche le parole entrate a far parte della lingua inglese dai cugini francesi, col tempo hanno perso questo simbolo grafico nella lingua contemporanea.
Restano invece nella poesia e nelle opere letterarie dove gli accenti hanno una funzione diversa, caratterizzante dal punto di vista metrico e della composizione in sè.
In questo caso infatti, non è tanto una motivazione fonetica che lega l’accento alla grafia, ma solamente una volontà espressiva di accentuare l’intenzione che quel determinato testo vuole avere.